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Vogliamo dare voce e sostegno alle famiglie che hanno perso un caro a causa del COVID-19. Ci impegniamo a creare una rete di solidarietà e comprensione per le famiglie colpite dalla perdita. Lavoriamo per promuovere la giustizia, la dignità e la speranza per tutte le famiglie coinvolte nella tragedia della pandemia.

Offriamo sostegno emotivo, informazioni utili e risorse pratiche alle famiglie colpite dalla perdita di un loro membro a causa del COVID-19. Creiamo una comunità di supporto attraverso incontri, gruppi di discussione e attività di condivisione. Lavoriamo con le istituzioni e le autorità competenti per promuovere politiche pubbliche volte a proteggere la salute e il benessere delle famiglie colpite dal COVID-19.

Organizziamo eventi per offrire sostegno pratico ed emotivo alle famiglie colpite dalla pandemia. Offriamo risorse pratiche, informazioni e consulenza per affrontare il lutto e tutte le difficoltá dovute alla perdita di un caro durante il covid. Lavoriamo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide e sulle difficoltà che le famiglie delle vittime devono affrontare, e per promuovere politiche pubbliche volte a migliorare l’assistenza sanitaria e il riconoscimento delle vittime della pandemia.

Quali sono le nostre ragioni?

L'associazione nasce perché, oltre alla somministrazione di terapie farmacologiche dettate da protocolli discutibili, alla non centralità del malato specifico trattato come un numero, alle patologie preesistenti, all’età dei nostri cari, c’è una questione centrale che nessuno ha mai voluto trattare, neanche i cosiddetti “antisistema”: IL TRATTAMENTO DISUMANO RISERVATO AI NOSTRI CARI E A NOI FAMILIARI:

  • Esclusione totale dei familiari dalla degenza, quindi, nessuna possibilità di amorevole assistenza al proprio caro neppure nei casi di disabilità motorie e/o disturbi cognitivo-comportamentali preferendo la sedazione del paziente con midazolam, dexdor, morfina... anche se in degenza ordinaria nei reparti covid con spesso conseguente decadimento delle condizioni cardio-respiratorie del paziente stesso;

  • Personale medico-infermieristico spesso carente con conseguente scarsa assistenza del malato fino a casi che rasentano l’abbandono;

  • Impossibilità spesso di comunicare con i parenti;

  • Non autodeterminazione della persona rispetto al ricovero ospedaliero e trattamenti medico-sanitari;

  • Nessun estremo saluto, nessun riconoscimento della salma riconsegnata in bara sigillata, impossibilità spesso a celebrare i funerali. Il tutto con l’assordante silenzio della Chiesa.

Cosa chiediamo?

1

Che il lavoro degli Enti inquirenti non venga in alcun modo intralciato con stati di emergenza fasulli o scudi penali. Vogliamo che le verità processuali siano aderenti alle verità fattuali senza attenuanti;

4

Che i familiari delle Vittime abbiano un sostegno psicoterapeutico gratuito per tutto il tempo necessario a rendere un po’ piu’ sopportabile un lutto senza un corpo;

2

Che una nostra rappresentanza venga ammessa a partecipare ai lavori parlamentari relativi alla Commissione di Inchiesta sulla gestione pandemia Covid poiché l'Associazione raccoglie le istanze di chi ha vissuto sulla propria pelle e su quella dei propri cari gli orrori e gli errori che la commissione dovrebbe appurare;

5

Che ogni medico possa essere libero di applicare le cure che ritiene adatte ad ogni singolo paziente in base alla specificità del caso (“il medico tiene conto delle linee guida diagnosticoterapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l’applicabilità al caso specifico”)

3

Che i dati sulla mortalità Covid in Italia rispetto al resto dell’Europa vengano correttamente espressi e discussi;

6

Scuse ufficiali da parte delle varie istituzioni politiche, sanitarie, pubbliche... e gesti concreti che commemorino e ricordino i nostri cari. NESSUNO E’ ASSOLTO e noi cercheremo di buttare giù quel muro di menzogne, omissioni, errori, abusi, vere e proprie angherie che tutti, a loro modo, hanno commesso.

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